Iperplasia Nodulare

Gozzo multinodulare (struma o iperplasia multinodulare della tiroide)

L’iperplasia nodulare della tiroide (o struma, o gozzo multinodulare) è una patologia molto frequente, legata all’aumento volumetrico della ghiandola dovuto alla presenza di numerosi noduli, spesso tra loro confluenti. L’incidenza nel nostro paese è in aumento ed è prevalente nel sesso femminile.
Spesso questa condizione non causa alcun disturbo al paziente che quindi risulta asintomatico. Ghiandole con un volume anche molto maggiore rispetto alla norma possono essere ben tollerate e non causare alcun sintomo, essendo gli organi circostanti mobili ed in parte adattabili.
Raramente un gozzo può essere tossico, cioè iperfunzionante: in quei casi i sintomi sono legati all’ipertiroidismo concomitante (tachicardia o altre aritmie, sudorazione, nervosismo, insonnia, diarrea, dimagrimento).
Più frequentemente sintomi sono legati all’ingombro volumetrico ed alla compressione di organi vicini.
L’esofago può essere compresso e talora lievemente dislocato, provocando disturbi di deglutizione, sia per i liquidi che per i cibi solidi (disfagia).
La trachea può essere dislocata, deviata verso un lato o, più raramente compressa; questa situazione può provocare col tempo danni tracheali, tali da rendere difficoltosa la respirazione.
Difficilmente i gozzi possono alterare la voce (disfonia), ma in rari casi può accadere.
La voce comunque può risultare modificata dalla presenza di una massa patologica.
Spesso, comunque, la sensazione che prevale è quella di fastidio, di corpo estraneo in gola, di peso nel collo.

E’ indicato l’intervento chirurgico quando un gozzo:
è sintomatico (disfagia, disfonia, peso, sensazione di corpo estraneo non tollerata)
è ipersecernente (gozzo tossico)
comprime o disloca trachea e/o esofago
si approfondisce nel mediastino
è in progressiva crescita
presenta noduli sospetti o neoplastici
presenta noduli superiori ai 4cm di diametro massimo

Il riscontro incidentale di neoplasie differenziate della tiroide in gozzi asportati per altra sintomatologia è del 10-15%, a seconda delle casistiche.

La diagnosi e l’indicazione all’intervento chirurgico vengono poste in base alla visita endocrinochirurgica e/o endocrinologica, all’ecografia, alla radiografia dell’esofago con mezzo di contrasto e, più raramente, alla TAC del collo.
L’intervento è sempre di tiroidectomia totale.

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